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La differenza tra incentivare e motivare


 


Si parla moltissimo in Farmacia di incentivare il team attraverso meccanismi di premialità. La mia esperienza mi ha messo di fronte ad innumerevoli situazioni difficili proprio create da incentivazioni mal gestite.


Ritengo che incentivare e premiare sia una scelta corretta, ma ci vuole un giusto equilibrio fondamentalmente tra il premio e l’obiettivo al quale condizionare il riconoscimento. Prima di strutturare un buon piano di incentivazioni che sia correttamente meritocratico è necessario aver creato una condizione motivante per il collaboratore; motivazione che non deve essere mossa solo dalla leva economica, altrimenti si rischia di creare un pugno di mercenari e non una squadra di professionisti che lavorano in gruppo, finalizzando il loro sforzo al raggiungimento di una meta.


Distinguiamo, quindi, la motivazione dall’incentivazione. Propongo sempre di lavorare in primo luogo sulla motivazione della squadra che rappresenta lo stimolo ad impegnarsi maggiormente, non a vender si più. Facciamo molta attenzione; vendere di più non sempre è un buon risultato, quando le vendite sono forzate rappresentano una netta diminuzione della qualità percepita dal consumatore, che di fronte a questo tipo di pressione non si fidelizza.


Lo stimolo motivazionale che è molto forte, laddove è ben utilizzato è sinonimo di crescita professionale della squadra; in questo è corretto allora incentivare il buon lavoro svolto con un riconoscimento che non è detto debba essere sempre economico. Molti di noi spesso gradiscono altro rispetto ai soldi. È importantissimo riuscire a cogliere queste sfumature, in modo che il premio sia ancora più emozionante e stimolante per chi lo riceve.

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